Suoni e immagini della luce (durata 2:36′)

Giochi di luce sul Palar
La luce ed il suono all’inizio erano una cosa sola, ora sono separati. Quando guardo i giochi della luce sull’acqua mi sembra di sentire quel suono antico levarsi dai barbagli di luce con cui l’acqua gioca…
Bianco & nero, essenza dell’immagine (durata 2:31′)

La Civetta
Le immagini in bianco e nero pur scattandole a colori andrebbero pensate in bianco e nero ma , ci sono delle immagini che reclamano l’appartenenza alla scala tonale del bianco e nero. Infatti più volte mi sono soffermato a guardare un’immagine a colori e a chiedermi cosa mi aveva colpito e indotto a fare lo scatto perché non mi sembrava così espressiva. La risposta è venuta da sola era un’immagine nata inconsciamente per il bianco e nero; gli elementi in gioco avevano la loro massima espressione nel bianco e nero. Gli elementi in gioco acquistano così profondità, tridimensionalità prorompente liberandosi dalla distrazione del colore.
Verso la libertà (durata 4:22′)

Brent de l’Art
Le magie dell’acqua 1°
L’acqua tendenzialmente scorre libera ma quando arriva messer “gelo” le gocce che incautamente si sono allontanate dal gruppo schizzando gioiose in ogni direzione, si ritrovano bloccate, congelate. Molte di loro si trovano a formare, senza volerlo, delle sculture, cattedrali turrite e rimangono cosi mute in un paesaggio che diventa sempre più silenzioso e statico: il tempo sembra essersi fermato. Appena messer “gelo” allenta la morsa l’acqua si libera dalla temporanea prigionia alimentando chiassosi rivoli dove le gocce si raccontano della segregazione e gioiscono della riacquistata libertà. E’ una libertà relativa perché in realtà non potranno fare veramente quello che vorrebbero anche se a lungo termine un destino comune c’è, ed è quello di non avere ne fine ne inizio ma un ciclo continuo. Esse si trasformeranno nei vari stati in vari luoghi e percorreranno il pianeta in ogni dove.
Un passo dopo l’altro… (durata 2′ 55″)

Il mare bianco
Nel mio andare in montagna, mi sono reso conto che mentre una volta mi preoccupavo delle distanze, del fatto di farcela ad arrivare alla meta, ora mi concentro sui miei passi scegliendo la via più facile e meno faticosa e così con calma e senza ansie passo dopo passo raggiungo la destinazione, e alle volte il luogo dove mi porta il cuore. L’andare in montagna è diventata una necessità, una medicina che non ha controindicazioni ed è gratuita. Gli spazi delle vette liberano l’anima dalle ansie e la fatica per arrivarci ci regala un sonno ristoratore.
Lo scultore silenzioso (durata 5′ 12″)
C’è uno scultore molto particolare, non usa attrezzi, non toglie materiale per far emergere le sue opere, anzi lui aggiunge e lentamente e silenziosamente da corpo alle sue fantasie usando la sua potente caratteristica: il freddo. E pensare che la materia prima che utilizza è liquida e anche gassosa e con grande maestria la trasforma in sculture talvolta molto raffinate. Il movimento della materia prima viene lentamente ed inesorabilmente congelato in forme e composizioni fantastiche. Sembra che il tempo si sia fermato, che la vita si sia fermata ma appena lui abbandona il suo laboratorio tutto ritorna come prima.
Dolomiti “Mes Amours” (durata 10:00′)

Aurora dal Nuvolao
Un breve viaggio nel cuore delle dolomiti raccogliendo emozioni dall’alba al tramonto fino a notte con luna e stelle…
Un colpo di fulmine!!!!
Blue blue sky…. (durata 04:13)

Spiaggia della Berchidda
Ispirato dall’omonima canzone dove l’autore vorrebbe vedere cosa c’è oltre l’orizzonte,ma come sappiamo la linea immaginaria mentre avanziamo si sposta sempre più in là ….
Emozioni in bianco e nero (durata 2:27′)

Il volto di forca Palone
Pur amando il colore che è il protagonista assoluto negli Universi Minimi non mi posso sottrarre al fascino del bianco nero. Esso rende essenziali certe immagini , ne rafforza la comunicatività nascosta dal colore. Le forme emergono grazie ai passaggi tonali più ampi, la tridimensionalità è più evidente e si percepisce la corposità degli oggetti. Le grafie e le testure dei materiali con la luce che le colpisce in modo adeguato diventano ricche di dettagli che sembra di poter toccare. La profondità spaziale dei paesaggi diventa evidente e marcata , le nuvole, la nebbia acquistano consistenza e trasmettono drammaticità o suggestive atmosfere soffici ed impalpabili.
Altre emozioni….
Verso la grande acqua (durata 3:54′)

Il Tagliamento
Le magie dell’acqua 2°
Le gocce, diciamo, più “fortunate” rimarranno in superficie scorrendo su torrenti e poi giù per cascate, gole, fiumi, laghi e poi entreranno su fiumi sempre più grandi, più affollati fino alla prima meta: il mare e gli oceani. Molte rimpiangeranno la tranquillità di solitari rivoli, torrenti o laghetti dove si mettevano meglio in mostra, mentre ora si trovano ammassate in una quantità immensa nei mari e oceani e anche qui c’è chi sta sotto e chi sopra. E che dire di quelle che entreranno nelle viscere buie e silenziose della terra, che chissà quando torneranno alla luce.
Verso il cielo (durata 08:42′)

Chiar di luna a casera Morareto
Le magie dell’acqua 4°
La più grande aspirazione dell’acqua è di andare in cielo per guardare la terra dall’alto ma, non tutte le gocce c’è la fanno. Alcune si trasformano in vapore ma il fresco della notte le fa ricadere a terra, per volare in alto hanno bisogno dell’aiuto del sole e del vento. Il sole le scalda e diventando più leggere si sollevano ma se il calore è debole rimangono poco sopra al terreno in forma di nebbia e talvolta si ritrovano in tante formando distese compatte che sembrano mari eterei. Arriva però il momento in cui il sole prevale e le porta su, su sempre più in alto sopra ad altre nuvole in un altalenante percorso Poi arriva messer “vento” che le porta a visitare il mondo e si diverte ad ammassarle, ad spingerle appiattendole o dividendole e comunque portandole dove vuole lui, ma quando si calma e diventa brezza leggera le nuvole si godono il panorama ed ai confini del giorno e della notte il sole si diverte a dipingerle con calde tonalità di rosso e giallo fino a virare nell’amaranto e nel ciano che annuncia la notte. Le nuvole che stanno sopra le altre possono godersi lo spettacolo delle stelle e dell’universo. Non sempre il vento è cosi compiacente, e quando si arrabbia compatta le nuvole e rotolandole in un turbinio ascensionale, tra tuoni e fulmini, le porta nelle fredde zone del cielo dove si trasformano di nuovo in gocce che rumorosamente tornano sulla terra. Alle volte fa così freddo che diventano ghiaccio o soffice neve che cadendo non fa rumore come la malinconia. Quando passa la sfuriata il vento si distende, si rilassa e anche le nuvole si distendono facendosi trafiggere dai raggi del sole, le ultime gocce regalano arcobaleni e le nuvole arrossiscono avvedendosi che sono nude. In un gioco di colori e grafie ritorna la pace e serenità.
Voglia di spazio (durata 2′ 43″)
Ci sono dei momenti in cui sentiamo il bisogno di evadere dalla prigione senza pareti in cui ci troviamo, ritrovare la propria intimità, sentire nuove sensazioni e stimoli, percepire la piacevole sensazione di abitare il proprio corpo anche provando la fatica. Ecco che allora passo dopo passo ci innalziamo dove lo sguardo e l’anima può saziarsi di ampi spazi che le misteriose combinazioni della natura ci rendono talvolta stupefacenti. Da queste mete il pensiero può continuare ad elevarsi verso gli infiniti orizzonti dell’universo e naufragare piacevolmente nell’immensità che ci circonda.
I miei Luoghi (durata 07:43′)

Alba a Barcis
I posti che ho frequentato di più e che sento di casa, la val Cellina, il gruppo del Cavallo, l’Alpago, la Val Cimoliana, l’Arzino visti da varie angolazioni e momenti dell’anno.
Un anno di emozioni (durata 10:24)

Ultime luci sulle dolomiti
Il 2014 è stato un anno ricco di belle gite e di bei momenti vissuti nella natura montana con intensità anche se talvolta con tanta fatica ma, che è sempre stata ampiamente ripagata. Ho potuto così ammirare valli sconosciute, cascate e laghi, salire cime e cenge talvolta ardite dalle quali lo sguardo ha potuto vagare libero; ho ammirato albe e tramonti dai colori ammalianti e respirato il colore di cieli pieni di stelle. Emilio Comici disse: “Sulla montagna sentiamo la gioia di vivere, la commozione di sentirsi buoni e il sollievo di dimenticare le miserie terrene. Tutto questo perché siamo più vicini al cielo.” Ecco questo sentimento e sensazione penso di averla vissuta.
Il canto della fantasia (durata 04:22′)

Dipinto….delle nuvole
Anche le nuvole sono un esempio del fascino del caos, infatti le loro trasformazioni alle volte lente ed in altre situazioni molto veloci, combinate con particolari situazioni di luce formano delle grafie e sfumature favolose che ci lasciano stupiti come un bel canto.